Monday, July 27, 2009

La Calabresa


Ciao Papa io sono come te calabrese e si calabrese!
anche se sono nata lontana da quella terra arrida,
cotta dal sole, bruciata dalle fiamme del sole leone,
bagnata dalle spiagge lontani da quei paesi spersi
di montagne o della pianura dove si vede tante di quei
frutti ed olive, di grano e di vino in parte circondato
dal mare spolverato da venti scirocchi e di sabbia rossa.
Tu che hai avuto l'onore di vedere questo tuo mondo
no pretendere che io abbia il stesso amore verso questa
tua terra con le sue tradizione ed onori, con il suo
folklore particolare che racconta la vita dei suoi
abitanti. "Nu cianci la tua terra" io no posso amarla
come tu l'ami. Oggi che ho lasciato la sicurezza della
tua casa tocca a me a formare una mia casa, dove troverai
un pizzico della tua Calabria ma non tanto. Caro papa
quante volte ci siamo messo sull'attendo durante le nostre
discussione, tu con le tue convinzione di padre ed io con
le mie convinzione di bambina e più in la da donna...
Ma ora il tutto e passato mi hai portata al tuo braccio
in chiesa con un sollievo nei tuoi occhi ed anche un po
di amarezza e di gioia perche tu sai cosa vuole dire
sposarsi con un Calabrese ed io so come domerò il
calabrese anche perche io ti ho domato fin ad un certo
punto, quale padre può mettersi contro la sua bambina,
sua figlia o sua moglie, di certo no tu, e cosi
ora tocca a me ad essere una nuova generazione di calabrese
sperando che ci riuscirò come tu ci sei riuscito a darci
onore, sicurezza, futuro ed AMORE.
Grazie Papa

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